Per la chiusura dell’Anno Sacerdotale, che avrà luogo a Roma dal 9 all’11 giugno del 2010, Benedetto XVI, ha chiamato a raccolta la comunità cristiana (preti, seminaristi, diaconi permanenti, religiose, laici), in un incontro che vuole essere anche la festa della Chiesa universale attorno ai suoi sacerdoti.
Le iniziative, numerose e molteplici, intraprese dalle Chiese locali, nel mondo intero, hanno dimostrato, infatti, che questo anno di riflessione ha risposto ad un vero e profondo anelito dei presbiteri contribuendo a far sì che ciascun cristiano, riconoscente, ponesse maggiore attenzione al grande, laborioso e insostituibile impegno dei singoli sacerdoti. Impegno di carità, quotidiana, verso i bisogni dei poveri, degli ultimi, dell’intera comunità, che non può, certo, essere oscurato dagli errori e dagli abusi, seppur orribili, di una sparuta minoranza. Commetteremmo, altrimenti, una clamorosa ingiustizia.
Ci auguriamo che questa opportunità di crescita spirituale – offerta alla Chiesa nell’occasione del 150° Anniversario del “dies natalis” di Giovanni Maria Vianney – e che noi abbiamo voluto seguire, con speciale attenzione, offrendo, settimanalmente, significativi spunti di riflessione – non si esaurisca ma costituisca, per ciascuno, una vera e propria opportunità per ripartire.
Magari dall’impegno di avviare una maggiore collaborazione tra laici e presbiteri in una Chiesa che, solo recuperando la gioia del Vangelo e l’entusiasmo della fede, può rispondere alle esigenze di un mondo senza valori. Fondando la proprie certezze nella consapevolezza che Dio, il Signore della storia, ci sarà vicini, restando con noi, sia nelle crisi che nei tempi nuovi.
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